Sempre nelle retrovie, sempre fanalino di coda, così anche nella gestione del traffico Sacile non figura tra i - pochi - Comuni italiani lungimiranti che stanno introducendo il 30km/h con la soddisfazione di tutti, automobilisti compresi!
Ma quel che è peggio è che i nostri eletti ancora una volta non sembrano essere al corrente di quali siano gli indirizzi europei. Considerando che nell'Unione europea nel 2009 sono stati registrati più di 35.000 morti per incidenti stradali e 1.500.000 feriti, che i costi sociali connessi agli incidenti stradali sono stimati pari 130 miliardi di euro all'anno e che la sicurezza stradale è un compito dell'intera società, nell'ottobre 2011 il Parlamento Europeo ha votato pressochè all'unanimità una risoluzione che dovrebbe portare entro il 2020 a migliorare decisamente la sicurezza stradale attraverso interventi comuni in tutti i paesi della UE con l'obiettivo di dimezzare i morti per incidenti stradali.
E sapete, cari sostenitori di SPS, quale è uno dei provvedimenti?!
Si "raccomanda vivamente alle autorità competenti di introdurre una velocità massima di 30 km/h per le zone residenziali e per tutte le strade urbane a una sola corsia che non dispongono di pista ciclabile separata, al fine di proteggere meglio gli utenti vulnerabili della strada", (pensate solo ad es. che la percentuale di ragazzi e bambini che vanno a scuola a piedi è passata dall’82% al 14% negli utlimi 30 anni!).
Secondo l’istituto di ricerca olandese SWOV il numero di lesioni diminuisce del 25% quando un’ambiente stradale viene progettato per un limite di velocità di 30 km/h anzichè 50. Nei paesi dove da decenni ormai è stato applicato il 30km/h sull'intero territorio comunale, un indagine condotta nel 2010 ha dimostrato un enorme consenso di ben il 78% degli automobilisti.
Le decisioni che si stanno prendendo a Sacile, ad esempio con la costruzione della rotonda in un viale come V.le Zancanaro che dovrebbe invece essere trasformato in un viale principalmente di uso pedonale e ciclabile, dimostrano quanti anni luce lontani siamo dalla direzione ormai imboccata con successo da città di milioni di abitanti, come una Berlino. Arriveremo come al solito impreparati quando questa risoluzione diventerà una Direttiva - e chiederemo la solita italianissima "proroga". Peccato che stavolta si tratta di vite umane. Ogni giorno perso nel non adeguarsi è una gravissima colpa.
Non possiamo quindi che concordare pienamente quando la risoluzione dice che va spiegato meglio "ai responsabili politici come dovrebbe svilupparsi l'infrastruttura stradale al fine di migliorare la sicurezza stradale e soddisfare le specifiche esigenze di una popolazione sempre più anziana e degli utenti della strada vulnerabili".
Una volta che fossimo al passo, una volta che arrivassimo agli appuntamenti già preparati, una volta che facessimo noi vedere all'Europa quali soluzioni adottare .... sigh, sob, sniff ....
(Nel frattempo SPS ricorda a tutti i cittadini interessati che possono contattarci per una conferenza gratuita sui 30km/h.)
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