Sacile Partecipata e Sostenibile

Bilancio Partecipativo Sì ... Circoscrizioni No!!! PDF Stampa E-mail
Sabato 04 Dicembre 2010 18:56

img-artNella seduta del 25/11/10 il Consiglio Regionale mette definitivamente una pietra sopra tre leggi che hanno tenuto banco in tre giorni di accese discussioni: quella relativa alle attività estrattive, quella in materia di ordinamento degli Enti Locali e contenimento della spesa pubblica e quella sulle Circoscrizioni Comunali.

E’ di queste ultime che ci occupiamo in questo articolo, dal momento che SPS, nella sua filosofia del Bilancio Partecipativo, non condivide l’Istituto delle circoscrizioni.

La realtà a noi più vicina è Pordenone che conta sei circoscrizioni. Dando prova di coerenza la Lista Civica “Il Fiume” (cui appartiene il Sindaco Bolzonello) che più volte si è dichiarata contraria, non si è presentata alle elezioni circoscrizionali del 2001 e del 2006 e non ha quindi nessun rappresentante.

La questione dell’abolizione delle circoscrizioni è datata e ogni tanto salta fuori, specialmente in prossimità di elezioni ...

A PN i costi per mantenerle ammontanto a circa 226.000 Euro l’anno: poco più di 20 Euro a seduta ai consiglieri circoscrizionali (16 componenti per ognuno dei parlamentini !), 515 per l’indennità mensile di Presidente.

A fronte di questi costi però i componenti le circoscrizioni lamentano che il budget su cui possono disporre è troppo esiguo.

Nasce spontaneo chiedersi: se il Comune deve spendere 225.000 Euro per dar modo ad un gruppo di cittadini di decidere a cosa destinare poche migliaia di Euro (circa 3000 per ogni circoscrizione) ne vale la pena? Quei 225.000 Euro potrebbero sicuramente essere spesi meglio per esigenze concrete dell’intera città!

Probabilmente allora non è il fatto di gestire pochi spiccioli e di esprimere qualche parere relativamente a singole questioni che poi andranno in Consiglio Comunale il vero motivo per cui qualcuno difende a spada tratta l’esistenza delle circoscrizioni.

Siamo molto vicini alla verità se pensiamo che invece esse costituiscano l’anticamera dell’elezione in Consiglio Comunale, la ricompensa per gli aiuti dati a chi riesce ad entrare in Consiglio, i piccoli feudi che mantengono salde le sorti di partito nei vari territori.

Nella precedente legislatura pordenonese, anche Lega Nord e Alleanza Nazionale si erano espresse contro, ma ora che sono sedute al governo della  Regione e che le elezioni a Pordenone sono alle porte, sembrano essersene dimenticate.

Il Sindaco Bolzonello invece si è sempre dichiarato contrario, auspicando che almeno fosse data ai singoli Comuni potestà di decidere se avvalersi o meno delle circoscrizioni e mettendo più volte la questione sul tavolo. Se proprio devono esserci, la Regione deve fare una norma ad hoc per reintrodurle, afferma il Sindaco che ha colto al volo l’abolizione prevista nella Legge Finanziaria del 2008, “congelando” l’operatività delle circoscrizioni e inviando al tempo stesso un quesito al Ministero.

Risultato? Insurrezione del centrodestra!

Ai primi di ottobre del 2008 tutti i consiglieri regionali del PdL depositano in Consiglio Regionale un progetto di legge che reintroduce nuovamente le circoscrizioni per i capoluoghi di Provincia.

Alla faccia dell’abbattimento dei costi della politica…… la cosa importante erano le imminenti elezioni della primavera del 2009!

Il centrodestra bolla come “demagogica” la decisione del Sindaco Bolzonello e rimarca la quasi “gratuità” con cui i consiglieri circoscrizionali compiono il loro lavoro e il fatto che così “si incentiva la democrazia partecipativa”.

Beh, diciamo che il costo annuo a PN è sotto gli occhi di tutti. Ma noi di SPS aggiungiamo anche che è proprio uno dei fondamenti della vera “Democrazia Partecipativa” quello di non basarsi su “elezioni” e su “rappresentanza”. La Democrazia Partecipativa ha invece a che fare con ben altri meccanismi che danno a tutti i cittadini la possibilità di partecipare in prima persona alla vita della loro città.

 
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