Pareggio di bilancio a Sacile ... IMU più addizionale IRPEF? Per SPS meglio non attivare l'addizionale sui redditi! |
Lunedì 05 Marzo 2012 11:52 |
Nelle ultime settimane l'interesse delle istituzioni comunali sacilesi, riportato dalla stampa locale a più riprese, si è focalizzato sullo scottante problema del pareggio di bilancio attraverso l'introduzione dell'IMU (ex ICI) e della ventilata addizionale IRPEF. La questione, certamente tecnica, sta assumendo ora i connotati classici della demagogia politichese con scambi di bordate tra opposizione e maggioranza, e la Lega che velocemente prende le distanze, che non aiutano certo il cittadino a capire se sarà cotto in padella o arrostito nella brace ... perché di questo si tratta e senza possibilità di scampo: o padella o brace, punto! Allora cerchiamo di capire, partendo dal livello delle "compatibilità" nazionali: come Sacile Partecipata e Sostenibile riteniamo che, analogamente ai governi che l'hanno preceduto, l'attuale esecutivo Monti mentre regala miliardi di euro alle banche “in crisi” ha deciso di proseguire con i tagli pesanti ai trasferimenti ai comuni, i quali dovendo adeguarsi senza possibilità di scampo, o vanno a tagliare servizi e prestazioni ai cittadini o "approfittano" degli strumenti messi loro a disposizione dal governo stesso che sono l'IMU sulla prima casa (tutta al comune), l'IMU sulla seconda casa (di cui metà dell'aliquota base va allo stato, trasformando i comuni in esattori per conto terzi) e l'addizionale IRPEF. Non c'è altro ... ovvero altro ci sarebbe, ma non sta nelle "cose" di una piccola lista civica come la nostra poter proporre di ribaltare le logiche di "compatibilità" nazionale dicendo che a pagare la crisi dovrebbero essere i "banchieri" e i "grandi imprenditori/speculatori" che hanno portato l'Italia intera al baratro e non i "lavoratori" (dipendenti o in proprio che siano), insieme a pensionati e tutti coloro che rappresentano l'ultimo anello della catena del consumo e che non possono scaricare su altri le tasse imposte sulla loro pelle. Ora, per tornare a noi, il punto in cui la "matematica" ferrea del bilancio comunale si trasforma in "politica" sta nella scelta obbligata a mettere le mani nelle tasche dei cittadini (e questo vale per tutte le giunte d'Italia, da Nord a Sud, di qualsivoglia colore), cittadini formalmente uguali davanti alla legge ma, guarda un po', con tasche di diversa capienza. E' qui il nodo, nelle tasche di chi affondare di più le mani? Quindi l'argomento "tasse" non è generico, ne tanto meno può essere trattato demagogicamente, anche se legittimamente pensiamo anche noi che la contraddizione su questa questione in seno all'alleanza Lega-PDL sia molto interessate da seguire. In campagna elettore l'argomento "siamo contro le tasse" ha effettivamente portato loro voti e ora si ritrovano a dover in prima persona applicare nuove tasse, anche per le responsabilità del passato governo Bossi-Berlusconi nel dissesto del bilancio pubblico. La "politica" adesso deve decidere come ripianare il bilancio comunale. Ebbene SpS crede che i sacrifici vadano affrontati draconianamente nel seguente modo: 1. non si debba introdurre l'addizionale IRPEF, nemmeno con la foglia di fico dell'esenzione fiscale per i redditi fino a 15000 euro, che agevolerebbe solo pochi cittadini realmente "meno abbienti" a vantaggio dei molti evasori fiscali; 2. l'IMU per la prima casa deve essere la minima possibile, si ricordi che può essere ridotta fino al 2 per mille, comunque noi non la vogliamo oltre il 4 per mille, motivando i cittadini al sacrificio richiesto chiarendo in maniera semplice e pubblica la reale destinazione dei fondi così reperiti; 3. infine l'IMU sulla seconda casa deve, necessariamente, scaturire dal mero calcolo matematico del pareggio di bilancio a costo di raggiungere l'aliquota massima del 10,6 per mille, sapendo che anche qui, purtroppo, non tutti i possessori di seconda casa sono necessariamente "ricchi", ma questi sono i vincoli imposti. Ci riserviamo ovviamente anche di seguire il bilancio comunale di previsione, non appena passerà in commissione, nel quale cercheremo di individuare se esistano margini di risparmio, senza taglio di servizi. |
Ultimo aggiornamento Lunedì 05 Marzo 2012 18:24 |