Sacile Partecipata e Sostenibile

Consiglio Comunale
I candidati di SPS PDF Stampa E-mail
Domenica 06 Aprile 2014 13:14

Elezioni comunali 2014.
Ecco i nomi dei 18 candidati di Sacile Partecipata e Sostenibile SorpresoOcchiolinoRisatona

Rossana Casadio (insegnante), Carlo Bosi, Daniela Giust (insegnante), Michele Maccorin (studente), Chiara Maltese (impiegata), Andrea Maman (educatore), Marta Modesti, Michele Negro (educatore), Vera Orto (impiegata), Walter Paier (operaio), Alessandra Stinat (casalinga), Fabio Parente (operaio), Tamara Zambon (restauratrice), Rosario Parente (operaio), Claudio Pignat, Roberto Saccon (architetto), Daniel Tremesberger (impiegato), Stefano Truccolo (educatore).

ed ecco l'immagine (autori: Giuseppe Vespo e Sabrina Giontella) che abbiamo scelto come rappresentazione grafica delle nostre linee programmatiche

Ultimo aggiornamento Venerdì 26 Maggio 2023 10:26
 
Terzo punto programmatico irrinunciabile PDF Stampa E-mail
Venerdì 25 Ottobre 2013 17:04

Il terzo punto irrinunciabile del nostro programma per le elezioni del 2014 è:  l'avvio del Bilancio Partecipativo.
Partendo dal presupposto che il benessere di una comunità non può essere solo una responsabilità delegata all'Amministrazione, bensì un interesse e un impegno collettivo, che il Titolo V della nostra Costituzione vede i cittadini come soggetti attivi nella costruzione di un vero welfare di comunità, che il suo valore viene affermato nell'articolo 11 dello Statuto Comunale di Sacile, che da più parti, mondo economico compreso, ormai viene richiesta pressantemente una pratica di democrazia che sappia far emergere i reali bisogni e condividere le migliori soluzioni, SPS vede nel progetto partecipativo una grande possibilità per la nostra  città.
Una possibilità di sviluppo alternativo che lega insieme riscoperta del dibattito, della condivisione, di relazioni sociali, di cura dell'ambiente, di sviluppo culturale, di riqualificazione urbana.
Il senso del Bilancio Partecipativo non è focalizzato sull'aspetto tecnico del documento di Bilancio, bensì sul percorso decisionale, seppur lungo e inizialmente faticoso, e sulla rivitalizzazione dell'intelligenza collettiva. Si potrebbe dire che il processo è più importante del prodotto.
Il Bilancio Partecipativo rappresenta il luogo dove responsabilità politiche, meccanismi burocratici e gestione di risorse finanziarie vengono innanzitutto condivise e chiarite al cittadino per pervenire una decisione comune. Non si tratta però, come spesso  accade, di scegliere tra due possibilità o di avere a disposizione un determinato budget, si tratta di aprire

Ultimo aggiornamento Venerdì 26 Maggio 2023 10:26
 
Secondo punto programmatico irrinunciabile PDF Stampa E-mail
Sabato 12 Ottobre 2013 18:19

Il secondo punto irrinunciabile del nostro programma per le elezioni del 2014 è: una città a 30km/h.
Innanzitutto perchè integrazione logica delle nostra visione di una Sacile che si ripopola, che cambia giro vorticoso e passa dalla forza centrifuga che ha  espulso gli abitanti verso la periferia ad una forza centripeta che attira gli abitanti verso il centro. La riqualificazione degli edifici deve infatti essere accompagnata dall riqualificazione delle strade. E con ciò si intende sia l'aspetto strutturale sia quello del loro uso.
Ecco perchè una città a 30km/h rappresenta una grande chance per non impedire a nessuno l'accesso, ma garantire al tempo stesso che i fruitori più importanti e più tutelati siano quelli che si muovono "dolcemente", che riempiono le strade di persone reali, che non inquinano, che sviluppano maggiori relazioni sociali perchè a piedi o in bicicletta è più facile, quasi naturale, fermarsi ogni due passi a fare... due ciacole. Il tutto senza esser in pericolo di vita ad ogni angolo...
A questo incremento di bici e pedoni vanno accompagnati investimenti in generosi e dignitosi portabiciclette e in campagne pubblicitarie per la sicurezza, ad es. per indossare il casco, soprattutto i bambini, e per dotarsi di accorgimenti che garantiscano visibilità a tutte le ore (equipaggiamento mezzi, vestiario rifrangente, ecc.)
Il 30 all'ora non è poi nemmeno una gran innovazione - le città europee lo usano ormai da 30 anni (e non è un gioco di cifre!).
Tutto il territorio comunale, a patto che le strade siano adiacenti al limit di 50, può diventare 30 all'ora. Non è assolutamente sufficiente, ma nemmeno efficace, isituire qualche ristretta "zona 30". E' provato: più è ampia l'area 30, più il traffico si muove regolare, più gli automobilisti son tranquilli perchè non

Ultimo aggiornamento Venerdì 26 Maggio 2023 10:26
 
Primo punto programmatico irrinunciabile PDF Stampa E-mail
Lunedì 08 Luglio 2013 13:39

Ecco il primo punto irrinunciabile del nostro programma per il 2014: Nuovo consumo di suolo ZERO.
Il consumo di suolo non è un problema di per sé, ma lo diventa nel momento in cui si consuma senza reale necessità.
Nella cosiddetta “Direttiva Suoli” si dice che il suolo libero è un bene comune e una risorsa strategica per un Paese e i suoi cittadini, che è un potenziale insostituibile per la produzione di cibo, che è una risorsa ecologia ed ambientale multifunzionale: conserva carbonio, regola i cicli idrologici, governa l’umidità, offre rifugio a molte specie animali, è habitat per altre specie, sostiene la vegetazione e le sue funzioni (in primis la produzione di ossigeno e la sottrazione di CO2), che è la condizione di possibilità per ogni paesaggio di qualità, e che garantisce l’indispensabile presenza di spazi aperti, cruciali per il benessere urbano e la salute dei cittadini.
Certamente ci voleva la fase di ricostruzione dopo la guerra e con l'allora forte crescita demografica, ma poi ci si sarebbe dovuti fermare a valutare realmente quali fossero le esigenze. Invece, con la concessione di autonomia agli Enti Locali che però fu accompagnata dal progressivo decremento dei trasferimenti statali a regioni e comuni, di fatto i comuni, a fronte di  maggiori competenze e funzioni si trovarono con sempre meno risorse. Sappiamo tutti come andò a finire: i fondi raggranellati con gli oneri di urbanizzazione diventarono pressochè l´unica entrata direttamente a disposizione delle amministrazioni comunali.
E così, anche Sacile, saturati gli spazi verdi interni, ha prima proceduto sostituire edifici singoli con condomini e poi ad espandersi allargando sempre più la periferia. Allargando il perimetro cittadino con estese lottizzazioni si è incominciato, da un lato, ad accerchiare attività produttive e allora via a spostare queste in nuovi centri industriali, dall'altro a dover moltiplicare i chilometri di infrastrutture, stradine, strade e bretelle, cui oggi non riusciamo più a dedicare la giusta manutenzione.

Ultimo aggiornamento Venerdì 26 Maggio 2023 10:27
 
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