I veri costi della certificazione |
Martedì 22 Giugno 2010 09:51 |
Pubblichiamo la lettera inviata ai giornali da parte di Rossana Casadio per SpS: Quanti soldi pubblici investiti, o forse meglio sprecati, dalla nascita, annunciata con grande enfasi, del primo laboratorio regionale di promozione, sviluppo e certificazione dell’edilizia sostenibile, il cui consiglio di amministrazione (questo sì che non si perde tempo ad istituire!) si insedia nel gennaio 2007 a Maniago all’interno della SpA in house Agemont, l’Agenzia per lo sviluppo economico della montagna? Domanda lecita visto che l’annuncio è stato accompagnato dalla dichiarazione che “l’impegno si traduce anche con un cospicuo finanziamento da parte della regione”. E come mai, se CasaClima “non si addice alla nostra regione perché il FVG è costituito da tre fasce climatiche” (frase spesso ripetuta da tecnici e politici regionali di ieri e di oggi), detta certificazione poteva essere sviluppata da un organismo come Agemont? Quanto tempo e denaro è stato speso per il protocollo ITACA la cui elaborazione è iniziata nel 2002, che è stato approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province autonome il 15 gennaio 2004, ma che nemmeno con la semplificazione delle sue inizialmente 75 schede (!) ridotte a 44 (immaginate quanti soldi spesi in riunioni tecniche) è mai decollato? Quale è stato il seguito della superba dichiarazionie “sarà un centro d’eccellenza per la certificazione dell’edilizia sostenibile e potrà essere uno stimolo a livello nazionale ed europeo”. A livello “europeo”??? Meno male che non siamo un modello per l’Europa! Evidentemente si ignora cosa si sta realizzando giorno dopo giorno in Europa (ma basterebbe andare in Trentino…..).
|
Ultimo aggiornamento Martedì 22 Giugno 2010 09:58 |