Se può esserci ancora un margine di speranza per evitare la rotonda SPS è sempre pronta a fornire il suo contributo costruttivo. Ecco dunque come noi ci immaginiamo e proponiamo concretamente da tempo (o meglio, da anni!!!) l'assetto di Viale Zancanaro: Innanzitutto la zona 30, prevista per Viale Trieste ed alcune laterali, va estesa all'abitato fino a Via Cartiera vecchia. All'incrocio con Via Carducci potrebbe essere collocata una rotonda, motivata dal fatto che è già stato luogo di gravi incidenti e che questo tratto di strada, almeno fino al ponte, resta per ora per le sue caratteristiche a 50km/h. Con l'estensione del 30km/h e la previsione, annunciata da questa stessa Amministrazione, di portare il traffico “fuori dalla città”, la sicurezza in Viale Zancanaro potrebbe essere ulteriormente rafforzata con 4 passaggi pedonali rialzati che formano in mezzo all'incrocio una specie di “cuscino”. Come in tutti gli altri attraversamenti. A ciò si aggiunga la cancellazione della visuale rettilinea del senso unico realizzando parcheggi a spina di pesce su lati alternati in modo da creare alle auto “l'effetto gimcana”.
No ai sensi unici (Viale Trieste, Via Gardini, Via Gramsci, ecc), perchè un'ulteriore indicazione per la moderazione della velocità è quella di restringere la carreggiata a doppio senso, lasciando sufficiente spazio per entrambi i sensi di marcia, ma togliendo agli automobilisti la sensazione di essere i padroni degli spazi.
Va anche stralciata la pista ciclabile proprio perchè si esce dalla logica del “percorso protetto” in città: la città appartiene in primis a pedoni e ciclisti. I “percorsi protetti” vanno realizzati su strade di grande scorrimento. Per lo stesso motivo vanno spianati anche i marciapiedi: togliere ogni spigolo rende davvero priva di barriere architettoniche e fluidamente percorribile una strada cittadina. Va cancellata le previsione del terminal per le corriere, che va invece portato verso l'esterno, ad es. in zona Marchesini. Va rafforzata, se mai qualcuno se ne fosse accorto, l'indicazione data dagli estensori del PUT, che almeno il primo tratto di Viale Zancanaro è a prevalente vocazione ciclo-pedonale. Il tutto nell'ottica di un futuro ampliamento della pedonalizzazione, che più ampia è più efficace risulta. E potremmo anche pubblicizzare Sacile come “città Slow-shopping”. Più sicurezza e qualità di vita, meno inquinamento dell'aria e acustico, insomma, in mancanza di un parco, un Viale da abbellire con arredo urbano e riqualificare sotto tutti i punti di vista..... di SPS e di chi altro vorrà condividerli e svilupparli insieme a noi!
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