E' ovvio che il Segretario locale della Lega, Marco Bottecchia, deve dar man forte alla linea della Lega regionale nell'attaccare pesantemente la Sovrintendenza. Inoltre, come ex-Assessore ai Lavori Pubblici, corresponsabile quindi della scelta della rotatoria di Viale Zancanaro, può deviare l'attenzione dallo spreco di risorse per un'opera non necessaria, anzi facilmente sostituibile con altro intervento. Si aggiunge così al fuoco aperto dal Presidente della Regione, dal Presidente dei costruttori edili e, soprattutto, dall'intera Amministrazione sacilese. Dica quel che vuole la Lega, che deve rifarsi la virtù, dica quel che vuole il privato, che da sempre è insofferente. Ma è la provenienza "istituzionale" del fuoco sparato che ci preoccupa molto: come possono un'Amministrazione regionale e una comunale, un Deputato, un Presidente di regione, un Presidente di provincia e un Sindaco, screditare l'Ufficio della Sovrintendenza come istituzione pubblica, minacciando la denuncia ed auspicandone la cancellazione?! Come può partire un tale discredito dell'immagine di una istituzione pubblica da parte di chi a sua volta ricopre un così importante ruolo pubblico? Come si può incrinare la fiducia dei cittadini con un attacco che parte dall'interno dello stesso apparato pubblico? Una cosa è individuare ed intervenire sulle singole persone il cui comportamento ha causato danno alla Pubblica Amministrazione, infatti la legge stabilisce che i pubblici dipendenti ed amministratori rispondono con il proprio patrimonio dei danni arrecati alla Pubblica Amministrazione derivanti dal loro comportamento caratterizzato da dolo o colpa grave. Ma tutt'altra cosa sono le Autorità che si scagliano contro chi dovrebbero invece convintamente sostenere proprio perchè appartenenti entrambi alla PA; tutt'altra cosa è il discredito dell'immagine della Sovrintendenza in qualità di Istituzione.
Questa secondo SPS è la vera differenza che sposta l'attacco su un terreno che non è certo quello della salvaguardia del bene pubblico. E' un fatto di una gravità inaudita che va ben oltre l'arroganza di chi rappresenta interessi privati (anche a Sacile, c'è chi ha scritto al Sindaco, scagliandosi contro il Sovrintendente precedente, non certo per chiedere maggior efficienza operativa!). E' assolutamente impensabile minare, da parte di chi rappresenta e tutela interessi pubblici, quel bene-valore connaturato all'esercizio dei poteri e delle funzioni che l'ordinamento attribuisce all'ente in questione. In questo contesto ravvediamo un uso strumentale della questione dei “tempi lunghi”, una lesione del prestigio dell'Ufficio della Sovrintendenza, come un valore per la tutela della collettività. Un attacco da parte di massimi rappresentanti pubblici volto a diffondere nell'opinione pubblica clamore negativo, senso di sfiducia nell’azione della Sovrintendenza facilmente trasformabile in pregiudizio per minarne l'autorevolezza.
Abbiamo già visto la stessa tecnica applicata con successo per eliminare gli Uffici del Tutore dei Minori e del Difensore Civico, Istituti considerati irrinunciabili in Europa. Sia il Governo Berlusconi sia il nostro Governo regionale ne avevano minato la reputazione in termini di efficienza operativa e li avevano screditati agli occhi dell'opinione pubblica come inutili e dispendiosi, non necessari per il controllo della tutela dei minori, il primo, e del buon andamento dell'Amministrazione Pubblica, il secondo. (hi hi hi, ricordate vero, cari cittadini, chi ha avocato a sé le funzioni di Tutore dei Minori?! - Eduard Ballaman, il Presidente del Consiglio del FVG, leghista, condannato per l'uso impropio dell'auto blu!).
Ora partiamo dal FVG per tentare di eliminare la Sovrintendenza. “Astuta” politica???
beh, SPS di certo non se la beve.
Secondo noi questo danno all’immagine della Sovrintendenza, per gravità e diffusione del discredito, reca in sé una minaccia a quanto attiene allo Stato di Diritto e alla difesa del Bene Pubblico.
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