Sacile Partecipata e Sostenibile

Grave anche secondo SPS la mancata scelta di un provvedimento che avrebbe dato sicuramente risultati positivi per quel che sembravano le parole magiche che dovevano contraddistinguere il Pubblico, cioè efficacia, efficienza ed economicità. La scuola ha bisogno di risorse non solo materiali ed immediate, ma anche indirizzate alle migliori modalità di gestione. Non è giusto che le cose funzionino alla fine sempre grazie all’enorme impegno (tra l’altro non debitamente riconosciuto nonostante le promesse di decenni di equiparazione ai colleghi europei) di Dirigenti Scolastici e personale della scuola tutto, che ci mettono l’anima per tamponare le falle accumulate negli anni.
Si tratta di due Istituti che tutti noi sacilesi ricordiamo come grandi e importanti, lo storico "IPSIA" sacilese - da anni unito nella gestione all'IPSIA del mobile di Brugnera - e l'allora "ITC Marchesini" che deve la sua sede al contributo americano dopo il terremoto - e l'edificio, allora all'avanguardia ripetto alla solitamente grigia edilizia scolastica, lo testimonia ancor oggi. Insieme all'ancor più antico "Istituto Magistrale", oggi Licei Pujati, costituivano un notevole polo di attrazione e di vivacità scolastica.
Certamente le esigenze del territorio sono cambiate dagli anni ‘80 ad oggi. Ma, per quanto impegno ci mettano i Presidi "reggenti", avere una propria Dirigenza, avere un Preside fisicamente sempre presente tra i suoi studenti e il suo personale, a disposizione delle famiglie e in contatto con le Istituzioni pubbliche e altre realtà varie del territorio, fa una bella differenza per la puntuale gestione, la crescita qualitativa e, vista la possibilità di sponsor, anche finanziaria di una scuola.
Il corpo docente ha saputo sempre raccogliere le sfide per il cambiamento (spesso caotico e dettato da Miinistri non sempre competenti) dell’offerta, ma questi sforzi di nuovi indirizzi, nuove programmazioni, nuove metodologie e nuovi adempimenti burocratici, non sono mai stati sufficientemente supportati da investimenti dal punto di vista politico e finanziario (servizi, trasporti, manutenzione, ecc).

Pensiamo alla mancanza di palestre. Pensiamo alla difficoltà di sopperire ormai al materiale didattico. Ogni anno poi, ad es., si ripresenta la famosa questione dei problemi di orario su varie linee di corriere, incompatibilità per pochi minuti, che non riguardano solo la mattina ma l'effettiva complicazione per chi vuole seguire attività pomeridiane. Per molte famiglie i costi per mandare a studiare i propri figli fuori sede di residenza è troppo alto. La scuola vi ha aggiunto poi di suo il problema, più volte da noi decisamente condannato, delle porte chiuse agli alunni che arrivano troppo presto e che quindi devono starsene o fuori al freddo o in un bar (ovviamente con consumazione) o dentro al Centro Commerciale.
Non si può ad es. pensare che gli studenti sacilesi non usufruiscano della mensa presso la struttura ospedaliera solo perchè non ne sono informati. Non è infatti fisicamente possibile terminare le lezioni tra le 13.15 e le 13,35 e spostarsi dal Centro Studi o, peggio dalle sedi del Marchesini e del Linguistico, per recarsi in mensa a dover rientrare per le attività che iniziano alle 14.30 o addirittura alle 14.00. Sarebbe invece utile pensare ad una modalità di buoni pasto da poter usare nei locali pubblici convenzionati, visto tra l’altro che quasi tutti i bar ormai sono attrezzati per primi piatti, insalatone o altre pietanze pronte in pochi minuti.
Nonostante lo sforzo trasversale di tutte le forze politiche sacilesi, non ci è stato concesso il Liceo Musicale. Non abbiamo fondi per i nuovi plessi di scuole per l'infanzia, nonostante la palese inadeguatezza delle strutture degli anni '70. Non ci sono fondi per far funzionare, anzi, vivere, le scuole fino a sera, con tanti corsi extra che vi si potrebbero svolgere. Ora nemmeno questa soluzione digintosa e dovuta a due scuole che nell'ultimo decennio, è davvero il caso di dirlo, han davvero resistito stoicamente.

PS: Il 2 febbraio 2014 apprendiamo dalla stampa che i tre Istituti verranno accorpati e avranno così diritto alla loro autonomia con relativa Dirigenza didattica e amministrativa. Il 15 febbraio è certo: la sede della Dirigenza sarà a Sacile.