La Lega ha dimenticato di aver condannato l'Ospedale nel 1995? |
Domenica 18 Gennaio 2015 11:08 |
Come oggi Salvini dice di non aver mai detto nulla contro i napoletani, mentre ieri cantava che "puzzano"; come oggi la Lega si pone al fianco della ultranazionalista Lè Pen, mentre ieri inneggiava alla secessione; come oggi Fontanini si batte per il mantenimento delle Provincie, mentre ieri la Lega affermava che il Federalismo doveva passare innanzitutto per l'abolizione delle provincie; come oggi fanno campagna elettorale da Roma in giù, mentre ieri tappezzavano la città con manifesti contro gli insegnanti provenienti dal Sud; come oggi la Lega punta il dito contro la poca "sicurezza", mentre fino a ieri, per 5 anni, l'assessora regionale "alla Sicurezza", Federica Seganti, era proprio una sua esponente (32 milioni spesi solo per i "Volontari per la Sicurezza"!); così, con la ormai assodata capacità di spostarsi a seconda di dove tira il vento, negare oggi quello appena detto ieri, confidare purtroppo giustamente nella memoria corta dei cittadini sicuri di poter fare affermazioni che tanto nessuno va a controllare all'indietro, la Lega si infila in una battaglia contro una situazione creata da lei stessa: parliamo di quanto previsto dalla riforma Sanitaria. Fu proprio con LR n. 13/1995 (Revisione della rete ospedaliera regionale) che l'allora Assessore della Lega Nord, Gianpiero Fasola, portò la Regione Friuli Venezia Giulia ad uscire dal Sistema Sanitario Nazionale. Si doveva dimostrare di essere più virtuosi e accontentare così la Lega con questo esempio di "federalismo". Nel 1997 la spesa Sanitaria incideva sul bilancio regionale per il 54%. Peccato che negli anni seguenti le cifre hanno dimostrato in modo impietoso che il Fvg è la Regione che, ad es. tra il 2007 e il 2010, ha avuto l’aumento maggiore di spesa sanitaria. Con una variazione nel triennio del 20,6% e un tasso annuo del 6,4%. Dai 730 euro pro capite del 1990 si è passati ai 1.979 euro del 2010, cresciuti fino a 2.074 nel 2011. Si tratta del più 5% nell’arco degli undici anni presi in esame da “Tolomeo studi e ricerche”.
Se ai cittadini andasse bene la verità e iniziassero a ricordarsela, magari un giorno le cose potrebbero cambiare in questa Nazione e in questa città, altrimenti continuiamo a berle e a lamentarci il giorno dopo di ogni nuova elezione, dimenticando che la responsabilità non è dei politici ma di noi elettori o, peggio ancora, di noi astensionisti. |
Ultimo aggiornamento Mercoledì 21 Gennaio 2015 20:45 |