aspettando il metano in Ospedale... |
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Lunedì 11 Febbraio 2013 11:07 |
Ho letto sulla stampa locale che il Comune di Sacile allaccerà l'Ospedale alla rete del metano sostituendo finalmente caldaia e bruciatore. Sarebbe l'occasione buona di far le cose per bene e proiettate nel futuro: installare un gruppo di cogenerazione elettrica e termica. Poichè il consumo di combustibile è stato indicato in 90q. al giorno, immagino che la caldaia abbia qualche migliaio di kW termici. Un impianto con caldaia a OLIO DIATERMICO per la conduzione della quale non occorre operaio specializzato e di 750 kwt, abbinato ad un generatore elettrico, può fornire infatti ben 120 kwe e circa 600 kwt. Il riscaldamento ambiente invernale dura 2500 ore/anno ma tenuto conto del calore necessario per cucina, sterilizzazione, stireria, acqua sanitaria si può prevedere per questo impianto in sostituzione degli altri 3-4 indicati nell'articolo un funzionamento di 8.000 ore/anno senza tener conto della eventuale produzione di freddo con pompe di calore ad assorbimento.
La produzione elettrica annua potrebbe essere di 960.000 kwhe per il prezzo di 0,28 Eu/kwh (per 15 anni) darà un flusso di cassa annuo 268.800 Eu, in grado di ammortizzare in un solo anno il generatore elettrico. Non da poco conto, il gas per la cogenerzione è defiscalizzato. Ci sono anche caldaie ad acqua surriscaldata o aria surriscaldata che agiscono su una apposita turbina in grado di dare sia energia elettrica che termica. Inoltre, trattandosi di un gas puro come il metano, si possono usare in cogenerazione motori endotermici (a pistoni) che hanno un rendimento elettrico del 40% contro il 17% delle turbine.
Adriano DF
SPS intanto ricorda che ad oggi il nostro Ospedale, sentinella della salute, è l’edifico più inquinante di Sacile, con i suoi 60 quintali di nafta al giorno. Quanti anni sono passati dall’altisonante annuncio apparso il 1° marzo del 2007 nell’inserto della Regione all’epoca dell’Amministrazione Illy che presentava come una “best practice” (buona pratica) a Sacile il “tetto solare dell’Ospedale”?! Solita “politica degli annunci”. Nel resto d’Europa il termine “best practice” è stato coniato proprio per evidenziare la “messa in pratica di una buona idea”. Bisogna essere precisi nell’uso delle parole, perché riappropriarsi di un linguaggio rigoroso significa anche neutralizzare i fanfaroni della politica che miracolosamente continuano ad autoalimentarsi senza nulla di fatto. |
Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Febbraio 2013 11:31 |