1) La strumentalizzazione della “sicurezza dei bambini”: E’ stato volutamente ignorato che la petizione proponente il ripristino del doppio senso iniziava con la seguente premessa: “considerato che si concorda pienamente sulle finalità del progetto ‘Messa in sicurezza delle aree scolastiche in ambito urbano e dei percorsi casa-scuola’. “ Proprio perché preme anche a noi la sicurezza dei bambini non abbiamo chiesto solamente il ripristino del doppio senso, ma abbiamo indicato l’introduzione della moderazione della velocità a 30km/h quale elemento decisivo di moderazione del traffico che mette in sicurezza gli utenti “deboli”. Onestà intellettuale vorrebbe quindi che si dicesse pure che abbiamo due visioni diverse su “come” garantire la sicurezza (gli uni con il senso unico, noi con la moderazione della velocità), ma NON che solo” i pro-senso unico” pensano ai bambini. Bisognerebbe anche che ci spiegassero, visto che il Pedibus percorre il tragitto la mattina verso la Pontebbana e al pomeriggio verso via dei Masi, qual'è il momento in cui il senso unico "dà sicurezza": le auto alle spalle o le auto di fronte? QUINDI: cosa cambia? E cosa cambia se dall'altro parte della carreggiata ci fossero auto che vanno nell'altro verso? Boh, davvero la fantasia nel trovare motivazioni astruse non ha limiti.....
2) Il richiamo al progetto regionale: Chi ha fatto il richiamo evidentemente non lo ha letto, perché proprio nel progetto si dice che “è rivolto a bambini, genitori e comunità” e si ribadisce la necessità di una “sensibilizzazione collettiva attraverso una comunicazione capillare, che miri a corresponsabilizzare tutti i portatori di interesse coinvolti direttamente o indirettamente nel progetto”, cosa che non è certo avvenuta (e non era compito della scuola). Un percorso di progettazione partecipata, oltre alla mappatura dei punti critici (lavoro egregiamente svolto dalla scuola), prevede anche la mappatura dei punti di forza. E al semaforo, che da anni dava la possibilità di svoltare dalla Pontebbana in Via dei Masi, non doveva essere tolta questa funzione, dopo anni di lotta degli abitanti per conquistarla.
3) Via dei Masi ora “è troppo stretta per il doppio senso”: Accertato che “i pro-senso unico” sono sordi a tutte le documentate misure di moderazione del traffico a 30km/h che PREVEDONO come uno degli interventi primari la “riduzione della carreggiata per i veicoli motorizzati”, non si spiega come mai vada bene la carreggiata ugualmente stretta esattamente al passaggio pedonale (doppio senso), come si vede dall’immagine:
Per di più non sono stati eseguiti gli interventi di “rialzo dei passaggi pedonali” previsti dal progetto. Neppure gli “archetti di protezione sulla banchina pedonale”.
Il progetto originario indicava l’intervento sul lato opposto e lo prevedeva in forma di “percorso ciclo-pedonale”. Non sarebbe stato più utile a tutti?!
Ma la misura più importante sarebbe stata senz’altro lo spostamento del semaforo verso destra. In questo modo a) chi attraversava sarebbe stato immediatamente visibile da Via delle Valli e b) il passagio pedonale sarebbe stato più lontano dalla linea di fermata dei mezzi provenienti da Sacile. Come mai i “difensori della sicurezza dei bambini” non hanno protestato? Non è sempre stato l’attraversamento della Pontebbana il punto cruciale? Le maestre non hanno sempre detto che si sentono minacciate da chi esce da Via delle Valli? Infatti al momento dell’attraversamento a tutt’oggi ci sono: il semaforo, le strisce pedonali, gli adulti accompagnatori e un vigile.
E come mai la scuola non è insorta quando è sparito il secondo intervento (finanziato), cioè la messa in sicurezza dell’incrocio tra Viale Trieste e Via Meneghini?
I bambini della Vittorino da Feltre non hanno lo stesso diritto ad essere tutelati?
4) I genitori virtuosi, o meglio “Dr. Jekyll and Mr. Hyde”: Sostenere che Via dei Masi è “troppo stretta per il doppio senso” non corrisponde all’idea che gli stessi genitori hanno davanti alla porta di casa loro. Infatti, prendendo ad esempio Via Venzone, si vede che la carreggiata viene ristretta a soli 3 metri grazie alle automobili parcheggiate lungo la strada, compreso sopra il marciapiede (!), mentre ci sono a pochi passi 70 parcheggi liberi:
In Via dei Masi i bambini ci passano due volte al giorno per dieci minuti …….. a casa si spera sia loro permesso di entrare, uscire e giocare per tutto il giorno!
5) Con il senso unico “ci si sente più sicuri”: La sicurezza stradale non è una questione di “sensazioni” – è una questione di numeri, dati, statistiche, calcoli ben precisi. Come mai è nella strade urbane che si muore di più?! Eppure nelle nostre città ci sono un sacco di sensi unici…….. Come mai in tutta Europa si sta da oltre vent’anni abbattendo la mortalità proprio grazie alla moderazione della velocità in ambito urbano?. Come mai Berlino con 1 milione di abitanti più di Roma ha avuto in un anno 48 morti e Roma 190 ??? Come mai ci sono ormai molte città anche italiane dove si fa un “progetto 30 all’ora”, ma non si è mai sentito parlare sinora di un progetto di “città dei sensi unici”? Come mai il senso unico non è annoverato tra gli interventi di moderazione del traffico? Come mai associazioni ben più autorevoli di noi estensori della petizione (e ci permettiamo, anche dei difensori del senso unico), come FIAB e, soprattutto, l’Associazione Nazionale Vittime della Strada, si battono per il 30km/h e non certo per i sensi unici?
6) La coerenza della politica: All’ultima assemblea prima delle elezioni l’ex Sindaco Cappuzzo e l’Assessore ai Lavori Pubblici Cazorzi, di fronte alle proteste dei cittadini presenti, avevano promesso “va bene, vi ripristiniamo il doppio senso”; al tempo stesso l’On. Gottardo dichiarava sulla stampa che era stata fatta una “gran stupidaggine”. E oggi???
7) L’egoismo e la miopia: La nostra petizione si concludeva con l’invito ad avviare un lungo e delicato percorso di progettazione partecipata al fine di creare un’isola ambientale a 30km/h nella zona sud di San Giovanni del Tempio per ridare vivibilità all’intero quartiere.
I “difensori del senso unico” hanno soffocato questo esperimento sul nascere.
8) Le previsioni: Purtroppo dopo oltre un anno si sta avverando tutto quanto avevamo previsto: il senso unico non viene minimamente rispettato dai ciclisti (residenti!) e quasi ogni giorno c’è un tentativo di entrata dalla Pontebbana, come qui documentato, alle 14,45 del 12 maggio 2010:
Un camioncino stava per entrare e, trovandosi una macchina ferma allo stop, si accorge dell’errore, ma rimane bloccato sulla corsia sinistra della Pontebbana in attesa di potersi buttare di nuovo a destra ………. gli è andata bene ……. pensate se fossero arrivati due camion………
Ma la cosa più “simpatica” è avvenuta pochi giorni dopo – quando una macchina con il simbolo del Comune di Sacile ha intrapreso la manovra per entrare in Via dei Masi!!! All’ultimo momento, chi era alla guida, se ne è accorto e, con il terrore letteralmente dipinto in faccia, ha cambiato direzione.
In sintesi: secondo noi dietro allo slogan della “sicurzeza dei bambini” c’è un unico motivo: gli adulti trovano COMODO avere due corsie al semaforo e non dover fare la coda alla mattina!!!
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Un anno e mezzo dopo - addirittura arrivando da V: dei Masi!!!
Guida creativa? Far West del senso unico?
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