seconda puntata: le direttive per il piano regolatore del 1994 |
Martedì 01 Novembre 2011 17:28 |
Seconda puntata In questa puntata intendiamo offrire ai lettori sia informazioni “storiche”, sia spunti di riflessione su uno degli aspetti caratterizzanti quanto precede il varo di nuove colate di cemento: lo spreco di belle intenzioni e allettanti promesse fissate senza remore nero su bianco nelle “Direttive” (un documento di indirizzo politico) che puntualmente non vengono poi ottemperate negli anni a venire, salvo che nella previsione delle nuove edificazioni - ovviamente al 99% di iniziativa privata. 20/05/1994 Il Consiglio Comunale di Sacile (Amministrazione Fasan) approva le Direttive da seguire nella predisposizione della Variante Generale al Piano Regolatore Comunale approvato il 19/02/1984 e ritenuto non più adeguato alla normativa in vigore e alle esigenze della città. Secondo l’art. 29 della Legge Regionale 52/1991 un Piano Regolatore Comunale era “finalizzato a garantire: Potremmo già chiudere qui questa puntata, perché lo sconcerto provocato dal raffronto della lettura di questi quattro capisaldi con quello che è stato in seguito il costruito a Sacile dovrebbe già aver lasciato di stucco i nostri lettori. Di seguito si rammenta che il tutto “sarà favorito da una rete infrastrutturale esistente e di progetto che, nel migliorare l’accessibilità e le relazioni, deve allo stesso tempo garantire una migliore funzionalità e qualità della vita.” Passiamo ora a riassumere gli interventi in aula: Nella sua esposizione iniziale l’Arch. Petris ribadisce che “in sostanza la dimensione del piano rimarrà tale, non ci saranno grandi espansioni anche perché, secondo la filosofia della legge urbanistica regionale, ci si dovrà concentrare più ad un effetto di recupero e vedere di giocare con interventi di microchirurgia ad elementi di saldatura delle zone di espansione già esistenti”. E probabilmente, essendo il suo un intervento da tecnico, suona bene e suona vero. Passiamo ora all’intervento del consigliere Isidoro Gottardo: Se a ciò aggiungiamo che “sia francamente impensabile” distribuire ca.”200.000m3 in una città che al massimo va a due tre piani” il problema di come colare ulteriore cemento toglie davvero il sonno. Meno male che oggi l’Amministrazione Ceraolo ha rimediato decidendo di elevare le altezze a dieci piani…… Il consigliere Gottardo sottolinea anche l’importanza dell’avvio del “piano delle piste ciclabili” che a suo “giudizio assume un valore sicuramente superiore in termini di qualità della vita nel nostro territorio comunale persino rispetto allo stesso piano del traffico, perché è ovvio che non ci troviamo nella situazione della grande città che deve essere decongestionata, che ha problemi di traffico privato e pubblico”. Insomma, cari lettori, i nostri politici desidererebbero tanto contenere i metri cubi, ma per amor del popolo sono costretti a professare la fede che più si costruisce meno i prezzi salgono. Ora, è lecito e sacrosanto per ognuno formulare una teoria. MA … rigore scientifico vorrebbe che in seguito le teorie vadano verificate. E sappiamo bene che il nostro comune vanta i prezzi al m2 più elevati dei comuni limitrofi. Molte giovani coppie si accasano infatti dai nostri vicinanti. Confidiamo quantunque che oggi l’On.Gottardo, ancora in qualità di consigliere di maggioranza, dia una bella strigliata a questa Amministrazione, che dopo 17 anni non ha ancora capito niente in fatto di mobilità e si impunta a costruire strade e rotonde. Ad onor di cronaca le Direttive per il nuovo Piano Regolatore che segnerà la Sacile dei seguenti anni (fino alla Variante Generale 54 dell’Amministrazione Cappuzzo) vengono approvate con 15 voti favorevoli, 6 astenuti, 9 assenti e nessun contrario………. I risultati saranno: la sparizione di molte villette (come quelle di Viale Trieste) e giardini (un sospiro va ancor oggi al campo da tennis Bellavitis) che lasceranno il posto a eleganti condomini non certo a prezzi popolari; una edificazione impattatante fin sulle sponde de corsi d'acqua; la cementificazione estensiva, tradotta in villette a schiera e filari di condominietti, che porta al raddoppio di molte frazioni (a tutt'oggi senza servizi e collegamenti ciclabili sicuri con il centro); scelte poco lungimiranti come l'edificazione di condomini al posto del Molino Sacilese, dove sarebbe stato più utile realizzare un silos parcheggio; lo stralcio di quella che doveva essere un'intera area verde (forse solo per vendere meglio l'affaccio dell'ancor oggi orribile condominio, allora destinato "alla Sacile bene") tagliata poi a metà dal parcheggio Tallon; e, last but not least, l'edificazione lungo via Cartiera Vecchia con la promessa che "entro un anno" la Mineraria se ne sarebbe andata. Qualcuno ha mai denunciato che non si era ottemperato ai principi fondanti della Legge Regionale???
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Ultimo aggiornamento Sabato 05 Novembre 2011 21:59 |