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ANGOLO CIECO PDF Stampa E-mail
Lunedì 23 Febbraio 2015 10:07

In seguito ai numerosi incidenti stradali dovuti a quanto definito come “angolo cieco”, incidenti che coinvolgono mezzi pesanti che svoltano a destra e non si accorgono di essere affiancati alla loro destra da mezzi a due ruote, SPS pubblica un documento elaborato all’interno del nostro impegno per promuovere la sicurezza stradale.

Questa volta trattiamo un problema molto molto pericoloso,
ma del quale si parla troppo troppo poco:
il cosiddetto

ANGOLO CIECO

Ogni anno centinaia di persone muoiono in Europa per non essere state viste da conducenti di veicoli. Le vittime sono in generale utenti stradali vulnerabili: bambini, pedoni e ciclisti.
La maggior parte di questa tipologia di incidenti è causata da conduttori di veicoli di grandi dimensioni (veicoli commerciali pesanti (VCP), veicoli commerciali leggeri (VCL), pullman e autobus) che non si accorgono della presenza di altri utenti stradali in prossimità immediata, davanti, dietro o, in particolare, a fianco del loro veicolo.

 

Questi incidenti avvengono spesso in corrispondenza di incroci, confluenze e rotatorie allorché il conducente, cambiando direzione, non si rende conto della presenza di altri utenti stradali situati negli angoli ciechi della zona immediatamente circostante il veicolo. Avvengono anche in parcheggi e posti di fermata di autobus. La direzione di svolta più pericolosa è quella che di solito si considera più semplice: quella a destra.

 

Nel 2003 il Parlamento europeo ha adottato la direttiva 2003/97/CE che prescrive l’installazione di specchi retrovisori di migliore qualità al fine di ridurre considerevolmente gli angoli ciechi dei veicoli pesanti di nuova immatricolazione. Tutti i nuovi automezzi pesanti immatricolati dal gennaio 2007 sono muniti di questi specchi. Il 5 ottobre 2006 la Commissione ha adottato una proposta di direttiva concernente l’installazione a posteriori di specchi sui veicoli commerciali pesanti. Si pensava che il termine del 31 marzo 2009 per il montaggio a posteriori di retrovisori sui veicoli pesanti risolvesse il problema. Bisogna purtroppo ammettere che non basta – si può parlare solo di una “riduzione” del rischio, consapevoli del fatto che nessun conducente può essere sicuro di avere una visibilità del 100% intorno al suo veicolo. Nel Codice Stradale si parla di specchi grandangolari e di accostamento la cui combinazione di campi di visibilita' copre dall'85% al 95% del campo di visibilita' totale.

Capite tutti che questo 5% rimanente è sufficiente a far perdere la vita!

Osservate bene queste due immagini:


Nello specchio non si vede nulla .....                                  invece vicino al camion c’è un’intera classe!!!

Il conducente del mezzo, anche se molto attento a regolare e a guardare i suoi specchi, in questo caso non riesce a vedere un solo bambino! Incredibile, ma purtroppo vero .... perché si trovano nell’ANGOLO CIECO:

Qui sotto non stanno ingabbiando i bambini – ma tramite questo esperimento si fa capire loro la pericolosità dell’ANGOLO CIECO. I compagni si radunano nell’area dell’angolo cieco, poi un bimbo alla volta va a sedersi nel posto di guida e si rende conto di non vedere più i compagni. Semplice ma efficace!

Ricordate: non pensate mai che chi sta dentro un veicolo veda voi come voi vedete il mezzo! Se non vedete il viso o gli occhi del conducente, in modo diretto o di riflesso negli specchi, nemmeno lui vede voi!!!

Di recente si stanno sperimentanto nuovi specchi: come potete vedere nelle immagini si tratta di specchi installati in modo da combinarsi tra loro. Un semplice specchio che può venire collocato sul parabrezza di qualsiasi veicolo e completamente adattabile. In questo modo il conducente può vedere in modo immediato e diretto - mentre volta lo sguardo agli specchi laterali - ciò che succede nell'angolo morto. Sono specchi omologati e regolarmente in commercio, ma purtroppo non prescritti per legge. Si tratta per ora solo di una scelta volontaria da parte di persone particolarmente sensibili e accorte.

 

Anche considerando solo il punto di vista finanziario dovrebbe essere nell’interesse di tutti i conducenti, soprattutto di mezzi pesanti, consapevoli dei limiti posti dall’attuale campo visivo e persuasi che un campo maggiore costituirebbe una maggiore garanzia di sicurezza. Gli autisti conoscono i pericoli legati agli angoli ciechi dei loro veicoli e l’introduzione di una migliore strumentazione per ovviare a questo problema migliorerebbe il loro ambiente di lavoro.
Dotare il mezzo di questi specchi non richiede grandi risorse finanziarie e una migliore copertura degli angoli ciechi rientra nell’ambito della sicurezza e igiene del lavoro.
Basterebbe pensare che la riduzione del numero di incidenti in un determinato parco di veicoli diminuisce i costi di funzionamento legati al tempo di indisponibilità e ai premi assicurativi!

La Comunità Europea si era prefissata l’obiettivo di dimezzare il numero degli incidenti stradali entro il 2010, ma non è stato possibile.

Disponiamo di uno strumento semplice per salvare vite umane, assolutamente alla portata di tutti e sarebbe un errore non fare tutto il possibile per favorirne la rapida applicazione.
L’installazione sugli automezzi di specchi atti a risolvere il problema dei cosiddetti “angoli ciechi” costituirebbe una pietra miliare sulla via che conduce ad una maggiore sicurezza stradale per tutti gli utenti della strada.

Ecco cosa potrebbe succedere:

Il camion è fermo al rosso. Arriva un ciclista che, convinto di essere al sicuro nella corsia ciclabile, lo supera a destra. Il conducente lo vede riflesso negli specchi.

Il ciclista ha proseguito fino allo stop e si trova ora esattamente accanto all’abitacolo del camion. Ma putroppo non sa di essere nell’ANGOLO CIECO!

Arriva il verde. L’autista controlla lo specchio ...... non vede nessuno ....

.... e, sicuro che il ciclista si sia allontanato, inizia la manovra per svoltare a destra chiudendo il ciclista in una strettoia dalla quale c’è ben poco scampo.


(Grazie al cielo qui non è accaduto nulla di male: questo incidente è stato simulato da professionisti per un video educativo della Polizia tedesca da diffondere nelle scuole!!!!!)

In molte città tedesche in prossimità degli incroci si possono vedere queste tabelle che ricordano che agli STOP “solo DIETRO ai veicoli siamo sicuri!”

Scarica l'articolo in formato pdf >>>


Ultimo aggiornamento Martedì 18 Ottobre 2016 19:46
 
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