Sacile Partecipata e Sostenibile

E Bottecchia ogni tanto ci riprova ... PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Mercoledì 05 Gennaio 2011 22:28

 

img-artL’Assessore Segretario Bottecchia ogni tanto ci riprova. Non gli è bastata la risposta ricevuta a settembre (vedi articolo In risposta all’Assessore Bottecchia), alla quale non ha avuto elementi per replicare, e rifà lo stesso errore oggi: non potendo basarsi su nulla di concreto, lancia un debolissimo “attacco” che più che offendere fa pena.

1) L’Assessore inventa una mia presunta disputa con l’ex Ass. Cazorzi, che non ho mai citato da nessuna parte. Dire che oggi stiamo pagando con soldi pubblici le malefatte urbanistiche degli ultimi 50 anni e che qualsiasi opera per la messa in sicurezza del territorio è a sua volta invasiva è dura e pura verità, e non è certo colpa dell’ex Assessore Cazorzi. Provi invece a confutare questa verità l’Ass. Bottecchia!

Probabilmente non può, perché fa parte di una maggioranza che non solo negli anni passati ha ben contribuito alla cementificazione di Sacile, ma ha anche fatto vedere appena eletta quanto vogliosa sia di mettere in moto le ruspe. E forse l’Assessore Bottecchia si trova in difficoltà a farlo digerire alla sua base.

2) Con il suo solito linguaggio, che tenta disperatamente di essere tanto più forte nei toni quanto più è debole nei contenuti, l’Assessore mi accusa di aver avuto la “bocca cucita” quando ero in maggioranza.

Allora lo invito a leggere la mia risposta del 31/05/2005 (appena un anno dopo le elezioni) all’ex consigliere Tomasella, padre dell’ex Assessore, che mi aveva accusata di trattare troppo con l’opposizione in commissione Statuto:

“L’intervento dell’ex consigliere Tomasella appare fuori luogo, soprattutto se si vuole avere un approccio oggettivo ai problemi della città, siano essi legati alla gestione del territorio, dei servizi o quant’altro, o come nel caso specifico alla dialettica politica e alle norme che regolano la vita democratica della città.

Mi chiedo su quali elementi si basi il giudizio del sig. Tomasella nel suo articolo del 27/05 visto che non ha seguito in prima persona i lavori della commissione Statuto. Immagino che alluda in particolare alle modifiche relative alla partecipazione. Evidentemente, pur non essendosi avverate le catastrofiche previsioni fatte da singoli esponenti DS, i luoghi comuni della politica offuscano la vista sulla realtà. La minoranza aveva proposto l’istituzione di nuovi “consigli di comunità” e proprio il progetto di democrazia partecipata sostenuto dalla sottoscritta e dal consigliere Ferramosca aveva evitato l’imbarazzo di respingere la mozione della minoranza senza avere una proposta alternativa. Mi pare ovvio che il fatto che questa proposta alternativa fosse stata trasformata in un documento comune approvato all’unanimità che dava mandato alla commissione Statuto di elaborarne contenuti e strumenti non poteva poi sfociare in una forzatura di parte. Uno Statuto non può assolutamente essere espressione della maggioranza che di volta in volta governa.

Ricordo inoltre che durante il primo consiglio comunale sotto la Loggia è stata proprio la sottoscritta neo-consigliera a ricevere l’applauso più cordiale dai citadini auspicando un’azione politica e amministrativa basata su democrazia e progettazione partecipata e sul metro di misura tarato sui soggetti più deboli della città. E mi pare che oggi tutte le forze di maggioranza continuino a richiamarsi a tali principi (anche se poi dietro non ci sono sempre dei contenuti).

Essere neo-consiglieri non significa non conoscere da tempo specifiche tematiche o non avere capacità progettuali.

La prima domanda che un politico intellettualmente onesto deve comunque porsi è se la decisione che sta per prendere è utile ai cittadini che rappresenta e più in generale a tutta la popolazione: sotto questo punto di vista la vera subalternità rischia invece di essere proprio il pregiudizio ideologico che traspare dalla sentenza del sig.Tomasella.”

E a questa risposta non è più seguita alcuna replica.

Vede, Assessore Bottecchia, è difficile essere al tempo stesso ritenuta rompiscatole dal centro-sinistra e muta dal centro-destra. Uno dei due non ha ragione. E io preferisco abbia ragione il centro-sinistra.

Ricordo inoltre ancora una volta che mi sono dimessa da Presidente della Commissione Statuto perché non avevo visto la volontà nella mia ex-maggioranza di portare avanti un reale progetto di partecipazione attiva dei cittadini e non avevo visto nessuna intenzione di pervenire alla Consulta dei Cittadini Stranieri e a quella degli anziani. A ciò si sono poi aggiunti tutti gli altri temi, nei quali credevo e che vedevo disattesi, che alla fine mi hanno portata ad uscire dalla maggioranza per coerenza.

3) Ricordo infine all’Assessore Segretario che intervengo sulla stampa come lista civica Sacile Partecipata e Sostenibile. I nostri interventi sono tutti collegati coerentemente con quanto esposto nel nostro programma che tutti possono trovare nel nostro sito, non sono mai sterile polemica, ma si basano sempre su memoria storica, fatti concreti e proposte alternative.

Probabilmente l’Assessore si è accorto che proprio questa coerenza di SPS sta dando alla nostra lista civica una grande credibilità e sta aumentando il nostro consenso. E’ vero. Sono numerosi i cittadini che dicono di seguirci sempre sulla stampa, che ci stanno manifestando apprezzamento e ci spingono ad andare avanti. Il problema è che si tratta di cittadini di vario orientamento politico. E questo fa tremare la vecchia politica.

Probabilmente ci sono anche dei cittadini leghisti che stanno tirando per la giacca il loro Segretario Assessore, preoccupati per come stanno andano le sorti della città, contrariamente a quanto enunciato nei proclami elettorali.

E forse accusare me di aver avuto la “bocca cucita” non è altro che un’inconscia associazione di pensiero junghiana, per cui è l’Assessore stesso in verità, che per non perdere la poltrona, si ritrova a dover tenere “la bocca cucita”.

 

Ultimo aggiornamento Mercoledì 05 Gennaio 2011 23:18