Si è tenuto il 17 giugno 2014, alle 7.30, il presidio del comitato di cittadinanza attiva davanti al laboratorio analisi dell'Ospedale di Sacile, per manifestare il nostro disaccordo sulle modalità con cui è stata gestita, o meglio, "non" è stata gestita la situazione di riduzione del personale e degli orari che dovrebbe protrarsi fino a settembre. Ci teniamo ancora una volta a specificare che scendiamo in campo perchè siamo "nostalgici" e vogliamo solo difendere il vecchio, ma non ci facciamo nemmeno prendere per il naso dalle continue promesse "innovative" i cui risultati finora son stati unicamente indebolimento o addirittura cessazione di servizi. Anche in questo caso non siamo a priori contrari alle proposte di ridefinizione di determinate funzioni e/o servizi. Siamo ad es. favorevoli a quanto anticipato dall’Ass. Telesca all’incontro di Udine, cioè dell’accorpamento dei laboratori di analisi in pochi grandi centri. Cosa che però non avrebbe influito sul servizio prelievi nel territorio, anzi, avrebbe potuto potenziarlo. Non ha importanza per l’utenza DOVE vengono espletate le analisi, ha importanza non doversi recare in capo al mondo per sottoporsi al prelievo.
La creazione di pochi centri di analisi, garantendo invece numerosi punti di prelievo, può sicuramente essere letto con le famose tre “e”: rappresenta economicità, perchè significa razionalizzare la spesa concentrandola in un unico centro; rappresenta efficienza, perchè questo centro di analisi ubicato in una unica struttura può a maggior ragione essere dotato della miglior strumentazione possibile; e rappresenta efficacia, perchè sul territorio non viene smantellato e può, anzi, essere anche ulteriormente migliorato il servizio prelievo per gli utenti. Inoltre, in caso di temporanei cambiamenti di orari e modalità dei vari servizi dovrebbero essere immediatamente informati tutti i medici di base. Esiste internet o no? La Direzione Sanitaria può mandare informazioni con largo anticipo e ogni ambulatorio può esporre le comunicazioni in modo da permettere agli utenti di sapere cosa li aspetta e non di trovarsi la brutta sorpresa sul momento, cosa che porta spesso a tensioni. Essere informati in anticipo è un diritto nella cosa pubblica, permette all’utente di adeguarsi o di orientarsi diversamente. Anche questa immediata e capillare informazione on line rientra, secondo noi, nell’economicità, efficienza ed efficacia.
Ma pare proprio, di fronte ad una cosa così ovvia, essere ancora ai tempi dei colombi viaggiatori. |